Siamo abituati a vedere le pietre come modo per impreziosire i nostri gioielli e renderli ancora più splendenti e belli. Ma quanti di noi sono a conoscenza delle terapie che coinvolgono le gemme e il loro potere “nascosto”? Da più di qualche tempo a questa parte infatti sta spopolando la Cristalloterapia.
Cos’è la cristalloterapia?
La cristalloterapia bioenergetica è una pratica terapeutica, annoverata tra le cosiddette “medicine alternative”, che utilizza i cristalli per curare gli squilibri del campo energetico della persona. Nonostante la nozione di “campo energetico” (conosciuto anche come aura) sia da alcuni ritenuta non scientificamente dimostrabile, la cristalloterapia ha sviluppato un’ampia gamma di pratiche che fanno leva sulla cosiddetta “fisiologia sottile” ed il paradigma olistico.
Assunto di base della cristalloterapia è la natura “energetica” del cristallo: che si tratti di ametista, quarzo o avventurina, ogni cristallo avrebbe una propria specifica frequenza vibrazionale, in grado di “risuonare” al contatto diretto (o mediato) con il corpo umano.
I seguaci della cristalloterapia sostengono dunque che i cristalli, oltre alle semplici pietre, possano emettere specifiche frequenze energetiche in grado di modificare le strutture con cui vengono a contatto.
La cristalloterapia prevede l’utilizzo di pietre e cristalli, accuratamente classificati per proprietà, da applicare a contatto diretto con il corpo o in altre modalità, a seconda del tipo di trattamento effettuato. Massaggi e trattamenti con i cristalli richiedono l’utilizzo delle pietre su specifiche parti del corpo, anche in relazione ai chakra (i “vortici” energetici del corpo umano secondo la fisiologia indù), tenuti stabilmente o spostati dall’operatore durante il trattamento.
I cristalli e le pietre entrano anche nella preparazione di amuleti ed elisir, preparati ad hoc su indicazione del cristalloterapeuta.
Scegliere e purificare i cristalli
Non essendo la cristalloterapia una disciplina medica, è possibile apprenderne facilmente i capisaldi. Tenendo conto, tuttavia, che allo stato dei fatti essa manca di evidenze scientifiche.
In ambito cristalloterapeutico esistono tutta una serie di comportamenti e buone pratiche da adottare per la riuscita della terapia, che cominciano dalla cosiddetta purificazione del cristallo.
Dopo aver acquistato una o più pietre, la purificazione permetterebbe di “scaricare” energie di cose e persone con le quali il cristallo è venuto a contatto, riportandolo alle sue proprietà originarie. Oltre alla purificazione, i cristalloterapeuti “ricaricano” i cristalli periodicamente con l’acqua ed altre pratiche, talvolta piuttosto complesse.
Quanti tipi di cristalli?
In natura esiste un’incredibile varietà di pietre e cristalli, con meravigliose sfumature cromatiche e pattern assolutamente unici. Tra i cristalli più utilizzati nella cristalloterapia ci sono:
- Acquamarina
- Agata (normale, botswana, rossa, muschiata)
- Ambra
- Ametista
- Avventurina
- Azzurrite
- Calcedonio
- Calcite (arancio, blu, giallo, verde)
- Corniola
- Crisocolla
- Cristallo di rocca
- Diaspro (rosso, verde)
- Ematite
- Giada
- Granato
- Magnetite
- Malachite
- Occhio di tigre
- Onice
- Ossidiana
- Quarzo (ametista, calcedonio, citrino, rosa)
- Rodocrosite
- Rodonite
- Rubino
- Sodalite
- Tormalina (blu, gialla, nera, rosa, verde)
- Turchese
Qualche esempio di applicazione? Il quarzo rosa, tra i cristalli più utilizzati, è associato al chakra del cuore (il 4°) ed utilizzato, ad esempio, durante meditazioni o sessioni di rilassamento. Esso avrebbe la proprietà di “aprire il cuore” ed addolcirci, ma anche orientarci verso la Bellezza.
Un’altra modalità di utilizzo dei cristalli è il Feng Shui, l’antica arte cinese di armonizzare gli ambienti curandone la disposizione. Un esempio di utilizzo dei cristalli nel Feng Shui è la collocazione di grosse pietre in punti specifici della casa, a mò di catalizzatori o anche di rimedi.
Per chi svolge un lavoro d’ufficio, ad esempio, si consiglia di collocare l’Occhio di Tigre sulla scrivania, poichè apporterebbe prosperità e “buone energie”; o scegliere l’agata rossa per le sue qualità energizzanti. Ancora, ossidiana e tormalina nera si usano come “schermi” contro influenze negative e campi elettromagnetici.
Dove comprare i cristalli, ed a chi rivolgersi?
I cristalli si acquistano normalmente nei negozi che vendono pietre, o in negozi specializzati. Gli appassionati di cristalloterapia possono scegliere di seguire un corso specializzato, consapevoli però delle ambiguità di questa disciplina, antica (l’uso terapeutico dei cristalli risale alla notte dei tempi) ma non appoggiata da studi scientifici adeguati.
Come funziona la cristalloterapia?
Abbiamo visto alcuni esempi che riguardano l’utilizzo dei cristalli in ambienti esterni. Esistono poi tecniche specifiche di cura per l’utilizzo del cristallo, che prevedono il contatto temporaneo o costante con il corpo. Si può ad esempio seguire sessioni di cristalloterapia dove diversi cristalli sono disposti lungo la superficie corporea, a contatto diretto con la pelle. Oppure l’operatore può suggerire di indossare il cristallo, magari sotto forma di amuleto o collana. Esistono poi terapeuti che usano i cristalli lungo i punti di digitopressione, o all’interno di pratiche “energetiche” che trattano l’aura, i chakra e il campo energetico sui generis, anche a distanza.