Come apparecchiare la tavola secondo il bon ton

Come apparecchiare la tavola

Oggi ci dedichiamo a un argomento di grande attualità, ovvero come apparecchiare la tavola. Tema che è tornato in gran voga con il recente successo di numerose trasmissioni Tv quali Cortesie per gli ospiti. Proprio ai consigli di uno dei suoi giudici esperti di bon ton, Csaba della Zorza, è ispirato questo articolo che vi svelerà tutti i segreti per allestire una tavola impeccabile con il vostro set di posate!

Una considerazione preliminare…

Ovviamente ognuno di noi ha il suo modo di vivere la tavola. Spesso osare vuol dire esprimere la propria creatività, modellare lo spazio della nostra casa a immagine e somiglianza – e troviamo non ci sia nulla di più bello. Imprimere la propria personalità alla propria tavola è anch’essa una forma di espressione artistica. Tuttavia, si può sempre optare per una tavola che sia assolutamente impeccabile secondo il bon ton: magari l’occasione è particolarmente formale. Oppure vogliamo semplicemente avere “tutto perfettamente in ordine”, per una volta. Non importa quale sia la vostra motivazione, questo articolo vi aiuterà a realizzare una tavola “a prova di giudice”. Questo articolo contiene quindi una guida precisa, che però potete sentirvi liberi “d’infrangere” ogni qual volta vogliate maggiore libertà!

Tavola apparecchiata senza tovaglia
Una tavola senza tovaglia non è canonica, ma sicuramente può essere d’effetto.

Come apparecchiare la tavola: primo passo, una tavola pulita

La prima indicazione che abbiamo trovato riguarda la “pulizia” della tavola. Ovviamente con questo termine si fa riferimento a una questione di igiene, ma anche di ordine ed eleganza. Una tavola pulita prevede dunque una tovaglia sgombra da macchie o aloni banalmente, ma anche ben stirata. In tal senso, soprattutto se l’occasione è piuttosto formale, in genere non sono previste pieghe – mentre se l’occasione è meno formale ci sarà una piega unica. Ovviamente, anche il servizio dev’essere pulito e impeccabile (e se avete dubbi su come pulire le vettovaglie potete dare un occhio al nostro articolo).

Se è possibile, è sempre bene avere una tovaglia in stoffa, magari con dei tovaglioli abbinati – che non significa che devono essere necessariamente della stesso tessuto, ma che devono richiamare appunto la tovaglia. Se invece l’occasione è meno formale, si può optare per dei tovaglioli di carta, magari un po’ più spessi e di fattura curata. In ogni caso, quando sarà il suo turno, piegate semplicemente il tovagliolo a rettangolo o a triangolo e disponetelo a sinistra o al massimo sopra il piatto.

Altro suggerimento per la tovaglia è quello di prevedere un sotto-tovaglia che possa proteggere il tavolo, da stirare bene e appuntare prima di stendervi sopra la tovaglia.

Pulizia vuol dire anche geometria

Affidandoci sempre ai consigli di Csaba, il secondo punto riguarda la “geometria della tavola”. No, non vogliamo intendere che dovete rispolverare le vostre nozioni scolastiche. Però una tavola pulita, come dicevamo, è anche una tavola ordinata. I posti devono essere equidistanti gli uni dagli altri, così come non devono esserci ingombri eccessivi fra i commensali. Questo impedirebbe una corretta conversazione a tavola; quando pensate ai centrotavola, ma anche alle bottiglie magari, considerate che potrebbero essere scomode. Anche questi ultimi poi devono considerare la generale geometria dal tavolo, per dare un’idea di simmetria. Assicuratevi anche che le sedie siano tutte dinnanzi ai coperti, anch’esse equidistanti.

Tavola apparecchiata originale
Una tavola originale, ma dove i posti sono comunque equidistanti.


Come apparecchiare la tavola: le stoviglie

Una volta stesa la tovaglia e sistemate eventuale candele o centrotavola, è giunto il momento di apparecchiare. Anche qui è bene seguire un ordine, che prevede in primo luogo i sottopiatti o, eventualmente non usassi questi ultimi, i piatti piani. Ricordati che questi devono sempre essere presenti quando il commensale si siede, anche se opti per un servizio alla russa, ovvero portando le portate già nei piatti dalla cucina al tavolo.

Il passo successivo – e critico, in genere – sono le posate. A sinistra del piatto posiziona le forchette, o il cucchiaio e la forchetta nel caso di una zuppa o di un brodo. In questo caso il cucchiaio va a sinistra della forchetta: questo perché le posate vanno disposte tenendo conto che le più esterne saranno usate per prime e poi, man mano che la cena procede, si prendono quelle più vicine al piatto. Dunque, la prima verso l’esterno (accanto al tovagliolo) sarà quella per il primo piatto, la seconda verso l’interno sarà quella che si utilizzerà per il secondo di carne, pesce o verdura.
A destra del piatto va il coltello, con la lama rivolta verso il piatto.

Tavola apparecchiata bianca
Un esempio di come NON disporre le posate


Più a destra del coltello va l’eventuale cucchiaio. Sopra le forchette va l’eventuale piattino del pane e sopra il coltello e il cucchiaio vanno invece i bicchieri. Per quanto riguarda le posate da dessert, in passato si potevano trovare orizzontalmente fra bicchieri e piatti; oggi però si preferisce spesso portarle insieme al dolce, ma dipende anche dal vostro gusto.