In quanti film, serie tv o libri arriva la scena in cui un personaggio si inginocchia? Pronto a donare l’anello di fidanzamento alla sua bella, prova tangibile e inequivocabile del suo eterno amore? E quale suggestione esercita, di volta in volta, quella scena? Non ci proviamo nemmeno ad analizzare la magia che si nasconde dietro un gesto di quel tipo. Sta di fatto che moltissime di queste scene sono passate alla storia e fanno ormai parte dell’immaginario collettivo.
Allo stesso modo, moltissime persone vi diranno che uno dei momenti più belli della propria vita è stato proprio quello in cui si sono trovate dinnanzi, in ginocchio, la persona amata.
Anello di fidanzamento: com’è cominciata la tradizione?
Sono sicuro che molti uomini hanno silenziosamente ripensato al primo di loro che ha dato via a questa tradizione, dedicandogli un pensiero d’affetto o meno a seconda della propria esperienza. Perché, lo sappiamo, un anello è anche un investimento economico – oltre che principalmente simbolico. Chissà dunque quanti avranno ripensato a quel primo momento, magari imprecando silenziosamente e pensando “caro mio, ma chi te l’ha fatto fare?”.
Come molte delle tradizioni di questo tipo, ci sono diverse teoria in merito a come tutto sia cominciato. Andando a ritroso nel tempo, possiamo arrivare sino all’Antico Egitto, dove secondo molti studiosi tutto ebbe inizio. Durante l’età della Roma Antica troviamo l’usanza di donare non uno ma due anelli. Uno era generalmente in oro, da tenere nelle occasioni pubbliche, mentre uno era in ferro e veniva usato in circostanze domestiche. Quindi possiamo già dirci fortunati: almeno nel nostro caso si tratta di scegliere un solo anello! Oltretutto, già i romani consideravano l’anulare come il dito dove indossare l’anello. Questo perché pensavano che esso contenesse la “vena amoris”, collegata al cuore e dunque in qualche modo ai sentimenti.
La storia ci mostra inoltre esempi illustri di anelli di fidanzamento. Famoso quello che donò, nel 1477, l’arciduca Massimiliano d’Austria alla sua sposa Maria di Borgogna. Un anello che lanciò una vera e propria moda e al contempo una competizione fra i suoi colleghi dell’aristocrazia europea. Nell’800 la tendenza non solo era ormai tradizione consolidata: soprattutto in epoca Vittoria si producevano anelli di fidanzamento particolarmente elaborati, realizzati con smalti vistosi, nonché altri metalli e pietre preziose.
Famosissimo anche il “The Elizabeth Taylor Diamond”, che prende il nome dalla celebre attrice e stilista e le fu donato da Richard Burton. Il modestissimo anello di fidanzamento costò originariamente la già modica cifra di 300.000 dollari; e fu rivenduto nel 2011 all’asta da Christie’s per 8,8 milioni di dollari. Quindi, se il vostro fidanzato si lamenta per quanto ha speso, potete sempre fargli presente quest’esempio! Certo, il suo valore – oltre che per la sua precedente proprietaria – è dettato anche dalla presenza del diamante. Parliamo di un taglio smeraldo di 33 carati ritenuto uno dei più puri al mondo. Non propriamente alla portata di tutti, diciamo!
Anello di fidanzamento con diamanti: una piccola guida alla scelta.
Come abbiamo visto, l’anello di fidanzamento con diamanti è non solo una tradizione consolidata nella storia. Si tratta di un vero e proprio must nell’immaginario comune, il classico momento sognato magari non proprio da tutte tutte, ma sicuramente da moltissime ragazze. Per fare una scelta sensata però è necessario sapere alcune cose:
- La prima cosa è sicuramente il nostro budget. Considerate che il prezzo all’interno della gamma degli anelli di fidanzamento varia fortemente. Un anello con un diamante modesto va dai 600 ai 900 Euro.
- Diffidate in tal senso delle super-occasioni sospette; affidatevi a dei professionisti seri e con ampia esperienza nel settore. Soprattutto, richiedete la certificazione per l’acquisto, in modo da sapere effettivamente cosa avete comprato.
- Ma cosa volete comprare a livello di diamante? Bene! E’ giunto il momento di farsi un’idea decisamente più precisa di quali sono i parametri per scegliere il diamante con la nostra guida ai diamanti.
- Ancora un dettaglio: prima di andare a confrontare le vostre prime scelte, ricordatevi di avere la misura indicativa dell’anulare della vostra lei!
- Abbiamo già detto quanto sia importante la garanzia che vi viene consegnata? Bene, perché grazie a essa potete in qualsiasi momento rivolgervi alla gioielleria presso la quale l’avete acquistato. Saranno loro a lucidarlo gratuitamente affinché non perda la sua naturale luminosità.
Prezzi ed alternative
Ho già detto che un anello di fidanzamento equivale a un discreto investimento economico? Ecco, mettiamo caso che non siate in grado di permettervelo. Oppure, semplicemente con la vostra lei avete scelto d’investire in un viaggio quei soldi. O vi servono per la casa! In ogni caso, se non volete spendere tanto per un anello, abbiamo un consiglio.
Evitate appunto di cercare anelli di fidanzamento troppo economici. Il primo rischio è quello d’incappare in una fregatura, cercando di pagare meno ma finendo per investire in un anello rischioso. Il secondo è di acquistare un anello con un diamante…troppo piccolo o di brutta fattura.
A questo punto forse è meglio optare per un ottimo zircone. Se la vostra lei è d’accordo, è una buona soluzione che non toglie niente al simbolismo del gesto. E per quanto riguarda gli altri, non è detto che distinguano la differenza (soprattutto se non sono informati a riguardo).
Altre possibili alternative economiche, ma valide anche se cercate qualcosa di originale, che vi tiri fuori dai cliché, sono degli anelli con un rubino o uno zaffiro. Sono pietre magari meno preziose in senso assoluto che però costituiscono valide alternative. Sono infatti particolari, sia come colore sia spesso come foggia. Indicatissime dunque sia per chi vuole trovare qualcosa di particolare, sia per chi ha bisogno di un’alternativa economica.